Infortuni e pandemia: i dati fanno pensare… a proteggere chi lavora in presenza
I dati infortunistici del 2020-2021 sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus.
Le chiusure mirate, le limitazioni alla circolazione stradale e il massiccio ricorso al lavoro agile hanno avuto l’effetto collaterale di ridurre l’esposizione al rischio di infortuni sul lavoro “tradizionali” (compresi quelli “in itinere”) abbattendone sensibilmente la numerosità rispetto agli anni precedenti, sia per i casi in complesso che per i mortali.
A compensare tale fenomeno è però intervenuta una nuova generazione di infortuni sul lavoro, quella da contagio per Covid-19, peraltro con un diverso andamento negli anni interessati, aggiungendosi alle denunce “tradizionali”. Ricordiamo infatti che le patologie infettive contratte in occasione di lavoro sono state da sempre inquadrate e trattate dall’Inail come infortunio sul lavoro.
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro nel 2021 sono stati 349.643 (il 62% del totale denunce), di cui circa il 17,4% “fuori dell’azienda” (cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, in pratica infortuni stradali). Quasi 9 infortuni su 10 (86,2%) dei casi accertati positivamente nel 2021 hanno riguardato gli infortuni in occasione di lavoro, quota superiore (come anche quella del 2020 pari a 89,8%) a quella registrata negli anni precedenti la pandemia (mediamente circa l’85%) per effetto della concentrazione in tale modalità di accadimento dei casi da contagio, caratterizzati da percentuali di riconoscimento più elevate.
La graduale ripresa delle attività in molti settori economici e il ritorno, seppur parziale, al lavoro in presenza hanno di fatto comportato nel 2021 un innalzamento del rischio di infortunarsi rispetto all’anno precedente, dentro e fuori dell’azienda.
E, nel primo trimestre 2022, le denunce di infortunio nell’edilizia registrate da Inail in provincia di Trento sono cresciute del 34% rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 104 a 158. L’aumento delle attività edilizie dovute al bonus 110% ci invita a non abbassare la guardia prevenendo gli incidenti nei cantieri: i lavoratori devono essere dotati di scarpe antinfortunistiche ed abbigliamento adeguato. Condizioni di lavoro sicure vanno garantite sempre!
Ad inizio pandemia L’Istituto Superiore di Sanità ha fornito indicazioni che tengono in considerazione il ricambio d’aria per prevenire e gestire gli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2.
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Le informazioni presenti in questo articolo provengono in primis dalle Pubblicazioni Dati Inail 2022.